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Mendrisiotto

bollettino N 6, 27 agosto 2015

28 agosto 2015

Oggi ci siamo recatii alla Pinacoteca Züst per visitare l’esposizione di Giovanni Serodine.

Giovanni Serodine è stato uno dei massimi artisti del Seicento europeo, morto intorno ai trent’anni, a Roma il 21 dicembre 1630. Di lui sono sopravvissuti soltanto una quindicina di dipinti: e le terre ticinesi hanno la fortuna di possederne, in sostanza, la metà.

Dopo la morte di Serodine, alcuni quadri raggiungono il Canton Ticino per l’impegno dei famigliari, che spesso ricorrono come modelli nelle opere dell’artista.

L'affascinate vetrina artistica è titolata Serodine nel Ticino. Fra le opere presenti vi è la grandiosa Incoronazione della Vergine, custodita presso la parrocchiale di Ascona, che diede i natali al pittore e, per l'occasione, ospitata a Rancate per l'esposizione. Nonostante i numerosi incarichi da parte della chiesa, quest'artista fu osteggiato dalla critica dell'epoca .

Bisognerà aspettare Roberto Longhi, il maggiore storico dell’arte del Novecento, perché il pittore conquisti il posto che gli spetta nel diagramma della pittura italiana, da allora non più messo in discussione tra gli studiosi, ma non ancora percepito dal grande pubblico.

La serata è poi proseguita con la cena presso la Palazzetta di Besazio

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