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Mendrisiotto

bollettino N 8 giovedì 6 settembre 2018

7 settembre 2018

Oggi siamo andati a visitare l’Atelier  di Gianmarco Torriani a Rancate.

Gianmarco si laurea in scultura all’Accademia di Brera nel 1984, e a Milano frequenta lo studio dello scultore Mario Negri come assistente, ma la crescita artistica di Gianmarco accelera velocemente durante la sua permanenza a New York, ospite di un restauratore, dove tra le altre cose ha imparato che restaurare significa anche essere consulente tecnico per quanto riguarda materiali e cure future della scultura.

Da 5 anni Gianmarco porta avanti una collaborazione sinergica con altri artisti, che hanno altre visioni, che gli hanno chiesto di seguirli dando loro qualche consiglio: una collaborazione che ancora oggi prosegue con entusiasmo.

Questo confronto tra artisti diversi, Gianmarco reputa sia importantissimo, soprattutto in questa epoca dove ogni artista preferisce non confrontarsi con nessuno e avanzare nei propri lavori a testa bassa, in un mondo dell’arte moderna come quello di oggi dove le mostre di livello medio soffrono una crisi profonda.

Gianmarco parte giovanissimo con una scultura tradizionale ispirandosi a Henry Moore, il suo mito giovanile J

Il destino lo porta invece da Kurt Metzler, che operava a Tremonae che porta il giovane Gianmarco negli Stati Uniti, dove vive un’esperienza che lo travolge.

Prima assiste lo scultore tradizionale Bill Barret, ma incontrando tanti artisti dell’epoca crea quello che diventerà il suo bagaglio di esperienza. 

«E’ tutta scuola» dice ancora oggi.

Oggi Barbara Greene è la sua gallerista a New York, e in Europa è rappresentato dalla Galleria Triebold-Donati di Basilea.

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