Nella suggestiva collocazione del Museo d’arte di Mendrisio siamo stati accompagnati dalla Signora Barbara Paltenghi Malacrida, curatrice della mostra dedicata a Franca Ghitti (1932 – 2012).
L’esposizione costituisce un doveroso omaggio nei confronti di un’artista fino a oggi poco nota in ambito culturale ticinese e svizzero ma affermata e riconosciuta a livello internazionale.
Le opere lignee, in ferro e le preziose edizioni d’arte sono state saggiamente disposte a dialogare con i luoghi dell’antico convento dei Serviti, del chiostro e delle sale, in un continuo confronto spaziale che ne esalta e mette in luce la natura complessa e straordinariamente moderna.
Da sempre attenta alle radici e alle tradizioni della sua Val Camonica, al recupero degli strumenti artigiani e allo studio delle antiche incisioni rupestri neolitiche, Franca Ghitti ha saputo trasformare la cultura camuna in un linguaggio artistico di segni e simboli universalmente comprensibile, arricchendo la propria ricerca con gli stimoli di diverse esperienze di vita, tra le quali l’importante soggiorno in Africa alla fine degli anni Sessanta.
La conviviale è proseguita con una deliziosa apero-cena organizzata nel chiostro dal nostro socio Damiano con la sua specialissima Apecar, ora pure dotata del logo rotariano.
Al termine della serata, i nostri soci Pietro Bernasconi e Piermario Croci ci hanno piacevolmente intrattenuti con aneddoti legati alle loro eroiche esperienze di studenti presso il Ginnasio che a suo tempo aveva sede proprio nell’attuale museo.